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News - ARCI Servizio civile

01.03.12

Proposta servizio civile obbligatorio

 

Nelle scorse  settimane il settimanale “Vita” ha rilanciato il dibattito sul ritorno al servizio civile obbligatorio (definito nel manifesto Universale) che ha superato le 700 adesioni fra singoli cittadini e associazioni.

 Fra queste quelle del sottosegretario al Welfare, Maria Cecilia Guerra e quella del professore Gregorio Arena, animatore del Laboratorio per la Sussidarietà. Adesioni che si vanno ad aggiungere a quelle di Andrea Oliviero (Presidente Nazionale ACLI e portavoce Forum terzo settore), Giuseppe Guerini (Federsolidarietà), Enrico Letta (PD), Maurizio Lupi (PdL), l’ex premier Romano Prodi, il comico Giacomo Poretti, il sindaco di Firenze Matteo Renzi e del presidente dell’Istat, Enrico Giovannini. Ognuno con dei distinguo.

 Sulla questione comincia ad aprirsi un dibattito anche con chi considera questa ipotesi poco realistica. Massimo Policelli (Presidente Associazione Obiettori Nonviolenti) spiega che l’obbligo non porta automaticamente alla crescita. I giovani non sono una massa tutta uguale ed indistinta e pur con la consapevolezza che l’esperienza del servizio civile può incidere in maniera determinante sul processo di crescita dei valori , si dovrebbe essere in grado di offrire almeno 250mila posizioni l’anno che siano all’altezza di questi valori proposti. Costoso e faticosissimo.

Anche all’interno di ARCI Servizio Civile si è aperto un confronto che è stato ampiamente riassunto da Licio Palazzini (Presidente Nazionale ASC) sullo stesso settimanale.

 Di fatto sono emerse perplessità sull’obbligo, che potrebbe – a ragione - essere vissuto in modo sofferto e poco efficace (come già con gli obiettori negli anni precedenti), risulterebbe controproducente, di difficile gestione da parte degli enti e incoerente nell’ottica di educazione alla pace ed alla cittadinanza attiva.

 La scelta “volontaria” ha, invece, costituito gran parte del successo del servizio civile: il fatto che un giovane decida di fare servizio civile, decida il dove (la città, l’associazione o ente, …), il come (il progetto), il quando (nel momento della vita che ritiene il più giusto) e il perché, hanno reso questa esperienza determinante.

La novità di questa proposta riguarda inoltre il suo finanziamento che viene distribuito su tutti i soggetti (amministrazioni pubbliche e organizzazioni profit e non profit). Al di là della situazione economica generale, della mancanza di fondi per il 2013, ecc. si è sottolineato che ASC in passato e tuttora  contribuisce alle spese attraverso l’accreditamento, la progettazione, gestione, formazione generale e specifica, monitoraggi e valutazione.

Intanto il Ministro per la Cooperazione internazionale e l’Integrazione Andrea Riccardi, rispondendo in una Commissione alla Camera ad alcune interrogazioni, ha fatto presente che l’esigua disponibilità di fondi assegnato al Servizio Civile non permetterà, se non ci saranno nuove risorse, la partenza dei volontari nel corso del 2013.

 



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